(omissis)
PRESIDENTE. Ha la parola il COnsigliere Morelli.
MORELLI. A me non sembra che le cose siano le stesse, perché qui si parla di una legge e non di u discorso politico. Ora se si dice “in assenza” vuol dire che la presente legge disciplina finché non c’è una legge quadro, dopo di che decade e quindi si rimane senza normtiva toscana. A me sembra che il testo “in attesa” o altri da vedere siano migliori. Non sono contraio allo spirito che ha indotto il PdUP a fare questa richiesta, ma meetere “in assenza”, chiunuqe abbia un minimo di familiratità con la legge ne dweduce che la presente legge disciplina finché è assente la legge quadro. Ma quando la legge quadro entrerà in vigore sarà una legge quadro, cioè non disciplinerà fin nei dettagli le scelte nostre, e quindi si corre il rischio di veder contestato, nel momento dell’entrata in vigore della legge quadro, se si usa la parola “in assenza” il complesso della legge. Per cui credo che dovremmo, se il ruppo PdUP lo ritiene, accogliere quesra istanza. Si capiscono le obiezioni politiche sottostanti a questo cambio di parola e sulle obiezioni poolitiche non abbiamo nulla in contrario anche a farle più chiaramente emergere. Ma sulla scelta della parola “assenza” a me sembra che si potrebbe aprire un discorso domani su problemi di far restare in vigore la legge che andiamo ad qawsx approvare.
(omissis, fino all’approvazione dell’ememndamento nel testo presentato, omissis fino all’art.3 )
PRESIDENTE .Sull’art.3 al primo comma è stato presentato un emensdamento aggiuntivo a nome dei gruppi PRI e PLI il cui testo è il seguente: al comma 3° includere tra gli interventi le seguenti parole “n.3 bis prestiti d’onore”. Ha la parola il Consigliere Morelli.
MORELLI. Non ha bisogno di molta illustrazione. Noi successivamente, come abbiamo aggiunto l’ar. 18 bis, abbia inserito questa voce al comma primo dell’art.3. Con l’art. 18 bis desideriamo introdurre la espressa possibilità del servizio prestiti d’onore da concedersi a tasso agevolato a studenti particolarmente meritevoli. Questa pratica non è che – lo riconosciamo – sia preclusa dal testo esistente, nel senso che potrebbe esser fatta rientrare nell’ultimo numero del primo comma, cioè n.9, “ogni altro servizio ed intervento ritenuti utili”. Però a noi sembra che l’espressa previsione del prestito d’onore per studenti meritevoli stia asignificare anche la partciolare rilevanza in significtivi casi di capacità e di merito di un ointevento diretto monetario anche ad personam, mnetre noi per il resto condividiamo pienamente la logica complessiva della legge, invece di fare un intervento marvatamene attraverso srvizi. Però ci sembra che in questo ambito di interevento, soprqattutto attraverso servizi, non sia male nè tanto meno sia contraddittorio, segnalare espressamente la possibilità di praticare il prestito di onore.
(omissis)
(– Il Consiglio approva –)
(omissis )
PRESIDENTE ( legge il testo dell’art.4) All’art. 4 è stato presentato un emendamento sostitutivo del Gruppo Liberale al secondo comma che recita : art. 4 secondo comma, sostituire la parola “avvalersi” con la parola “attraverso” (emendamento 4/1) , per l’illustrazione ha la parola il Consigliere Morelli.
MORELLI. Questo emendamento sostitutivo apparentemente può sembrare formale, ma in realtà nasconde una differenza, che a nostro avviso è la differenza centrale che ha impegnato per lunghi mesi in Commissione tutti i Gruppi politici e che li sta tuttora impegnando all’articolo successivo e all’impostazione generale. Il sostituire laparola «avvalendosi» con la parola «attraverso» servirebbe essenzialmente per sottolineare il fatto che il Comitato di gestione che questa legge viene a istituire, è un vero e proprio organo, con certi compiti e certe limitazioni, del!’ Associazione intercomunale, fatto che con la parola «avvalendosi», stante la connotazione più prettamente burocratico-funzionariale dello stesso verbo, non emerge con sufficiente chiarezza. Tutta la discussione politica che è avvenuta in quest’ultimo anno su questo punto è stata determinata sul fatto se fosse o no opportuno dare una specificità al servizio di diritto allo studio affidandone quindi la gestione ad un organo non totalmente coincidente con l’espressione (e sottolineo la parola totalmente) coincidente con l’espressione degli Enti locali. E allora c’è necessità di dare a questo Comitato di gestione, che è appunto il frutto di confronti di lungo periodo e approfonditi, il valore di organo che una sua oggettiva autonomia all’interno della delega all’Ente looale, e conseguentemente ancora il modo ci sembrava quello di sottolineare quest autonomia dicendo, fin dalla previsione legislativa, che le funzioni amministrative delegate alle Associazioni intercomunali dovevano essere esercitate attraverso il Comitato di gestione, con ciò chiaramente sottolineando che questo Comitato di gestione era in un certo senso una modifica della legge sulle Associazioni intercomunali e quindi veniva a costituire un vero e proprio organo delle tasse. Questo è lo spirito di fondo della sostituzione, che altrimenti potrebbe sembrare solo un fatto letterario e che in realtà, nell’intendimento nostro e io credo anche nei fatti, non lo è assolutamente, ma è la sottolineatura di una scelta precisa che intendiamo fare nel senso di dire che il diritto allo studio, essendo un servizio specifico, dev’essere gestito da uno specifico organo pienamente titolare delle sue funzioni.
(omissis ) PRESIDENTE. E’ conclusa la discussione generale sull’emendamento. Per dichiarazione di voto ha la paroal il Conislgiere Morelli.
MORELLI. Confermando che questo emendamento sembra piccola cosa, ma non lo è e il dibattito lo ha dimostrato , vorrei solo osservare che il punto è nel fatto che quest’organo per noi deve appunto essere un organo,il Comitato di Gestione e non uno strumento. Devo anzi considerare per lo sviluppo della legge e per la sua gestione, non privo di interesse il fatto che il Consigliere Berlinguer nella metà del suo intervento, non nel finale,abbia ripetutamente insistito anche sul fatto è un organo , e appunto noi volevamo accentuare la caratteristica di organo. E non di organo corporativo, perché noi abbiamo sempre insistito sul fatto che la specificità del diritto allo studio deriva, non solo dalla caratteristica degli studi universitari, e quindi non fare , attraverso in fondo con il diritto allo studio universitario, la politica assistenziale che ha altra collocazione nei bilnaci dello Stato e della Regione.
PRESIDENTE. Non vi sono altre dichiarazioni di voto. Collegho, metto in approvqzione l’emendamento sostitutivo al secondo comma presentato dal gruppo liberale.
– Il Consiglio non approva –
PRESIDENTE. Metto in approvazione l’art.4 nel testo della Commissione che ho precedentemente letto.
– Il Consiglio approva –
(omissis)