La RAI confonde la sua funzione di servizio pubblico

” Tutti finalmente ammettono che alla RAI la lottizzazione c’è ; ma pochi, per ora, hanno il coraggio di riconoscere che è figlia del sistema . Non si va lontano criminalizzando qualche giornalista RAI o bollando l’invadenza dei partiti. Il problema è cambiare un sistema che riduce la funzione del servizio pubblico a far concorrenza alla TV commerciale sul terreno della pubblicità. In un sistema misto radiotelevisivo il ruolo del servizio pubblico è un ruolo di equilibrio e di garanzia nell’informazione e nello sviluppo culturale, un ruolo di diffusione delle iniziative pubbliche per renderle note e per far capire quanto costano. I liberali ritengono decisivo ripensare il modo con cui far svolgere alla RAI la funzione di servizio pubblico e il modo complessivo di distribuire le risorse dell’informazione. Per l’immediato è indispensabile, come ha chiesto l’on.Altissimo al Presidente del Consiglio, che vengano almeno attuati i criteri per il tetto pubblicitario RAI fissati dalla Commissione di Vigilanza. In prospettiva, dal servizio pubblico si deve pretendere una qualità superiore che non può convivere con gli spot. E per liberare la RAI dagli spot, bisogna pensare per tempo a forme di finanziamento pubblico adeguate all’essenzialità della funzione informativa e insieme pensare a una sorta di Auditel non solo dell’audience dei vari programmi TV ma anche del loro gradimento da parte degli spettatori.”

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