Sul Progetto “La storia di Livorno con un click”

 Considerazioni sull’iniziativa dell’Associazione Livornse Storia Lettere Arti inviate al Presidente Marcello Murziani

 Caro Presidente,

                                               giovedì pomeriggio ho   presenziato   alla riunione presso la Sala Cappiello per la presentazione del Progetto “La storia di Livorno con un click”. Un evento significativo nel percorso dell’ALSLA , da te illustrato fin dalla riunione dell’Assemblea tenuta  diverso tempo fa in Via Borsi.

Già in quella riunione – e in seguito almeno una o due altre volte – ti feci presente che mentre era molto opportuno (e coerente) l’intento di inserire on line tutti gli elaborati prodotti dall’ALSLA negli anni al fine di diffondere molto di più tra i cittadini l’esprimersi della vita livornese nei suoi vari aspetti,  viceversa non lo era la scelta di realizzare l’inserimento imperniandolo  sulla vecchia concezione della rete delle Biblioteche (concepita per addetti e per appassionati, non per i cittadini) e non sulla dinamica potenzialità del web assai più raggiungibile per i cittadini normali ed imperniata sul diffondere l’uso del sito dell’ALSLA (in ovvia connessione OPAC). Usare tale potenzialità avrebbe raggiunto il duplice risultato di facilitare l’effettiva ricerca dei vari elaborati da parte dei cittadini e di restare coerente alla specificità del contributo ALSLA, espressione dell’attiva iniziativa culturale  esterna al circuito delle pubbliche istituzioni cittadine fin dalle sue origini.   

Nelle diverse occasioni tu ascoltasti le mie osservazioni con molta cortesia e manifestando interesse, ma , stando ai risultati, senza darvi seguito effettivo. Così  “La storia di Livorno in un click” nasce come iniziativa con un netto marchio istituzionale all’interno della rete biblioteche OPAC. Enuncia di essere pronta ad aprirsi a nuovi contributi e prospettive, ma solo inquadrandoli nel filtro di quelle prevalenti relazioni  istituzionali. Così l’ALSLA viene tenuta in disparte, non valorizzandone la soggettività e neppure la storica attitudine  a far esprimere senza mediazioni le iniziative civili in quanto tali.  

Ne è un esempio l’intervento nella  Sala Cappiello dell’assessore, tra l’altro persona preparata e di buoni intenti. Ha ripetutamente citato il suo intervento nell’ampio dibattito apparso più volte su il Tirreno le scorse settimane sul tema delle carenze politico culturali della città. Ha  insistito sul concetto che le amministrazioni, anche prima di lui, hanno fatto molto e che il nuovo Direttore del Museo della Città proseguirà su questa linea, proprio perché lui, non livornese, è estraneo ai contrasti esistenti a Livorno. Ma sta proprio su questo punto il nodo che ha causato il forte declino di Livorno  negli ultimi decenni. L’incrollabile ritrosia a voler dar spazio al contrasto delle opinioni, di fatto privilegiando un conformismo istituzionale senz’anima,  fuori dalla realtà che scorre.  

Del resto, di tutto ciò si trova riscontro nel nuovo Progetto. Non solo nel meccanismo aggrovigliato da seguire (e non centrato sull’ALSLA) per accedere sul web ai testi da essa prodotti nei decenni, ma anche nel  definire “fenomeno inaspettato”  quella notorietà di Livorno a livello internazionale, da ritenere ben nota qualora si fosse davvero penetrato il senso libero ed aperto della Livorno delle Nazioni (qui ricordo che da anni ho segnalato che il motto in bella vista sulla testata del  sito dell’ALSLA, “Diversis gentibus una”, contraddice l’anima dell’Associazione, dato che essa si caratterizza non per valorizzare un’inesistente “unità“ di Livorno, bensì al contrario per valorizzare la capacità del fare interagire le sue differenze culturali ed individuali). 

In ogni caso, al punto in cui siamo arrivati, il mio auspicio  – conseguente le osservazioni precedenti – è che tu voglia raddrizzare la barra e cogliere la nuova occasione che si presenta per rendere possibile all’ALSLA un mutamento di rotta e la ripresa del cammino originario. Nella nuova sede in Scali Bettarini 8 è prevista una biblioteca cartacea , che riduttivamente è stata definita ancillare rispetto alle Biblioteche Labronica e dell’Archivio di Stato (imparagonabili in quanto aventi funzioni differenti). Invece, questa nuova biblioteca, ponendosi anche come il fulcro di un rinnovato sito web ALSLA, può divenire agevolmente, potenziando lo stesso sito, il punto di riferimento mediatico per l’accesso diretto degli utenti (attraverso adeguati algoritmi sottostanti del sito) ai testi prodotti nei decenni e progressivamente installati sul sistema OPAC. Questo meccanismo restituirebbe all’ALSLA l’immagine corrispondente al suo ruolo, diffondendone la notorietà come tale e rimarcando l’attività extra istituzionale quale nuova espressione della diversità di cittadini privati che si occupano di problematiche legate alla convivenza storica nella città. Senza alcun  conformismo verso la struttura istituzionele in atto.

Augurandomi che tu voglia comprendere il richiamo realistico delle mie considerazioni e possa agire per realizzare questo auspicio, ti ringrazio per l’attenzione

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