Sui detrattori del sistema del voto di tutti i cittadini

Tutti questi signori stanno ritornando all’epoca pre empirista, in cui il fine essenziale era pensare all’eterno con l’obiettivo di avere il titolo per gestire il potere dell’oggi. Senza dubbio una propensione del genere fa parte dell’umano, solo che l’empirismo aveva attivato il nuovo sistema per superarla in larga parte ed ha riportato successo. Però il sistema empirico è faticoso, poiché richiede una manutenzione continua nell’aggiornarlo e nell’attuarlo. 

Così nell’ ultimo centinaio di anni nell’Occidente,  solo il settore scientifico è stato in sostanza capace  di mantenere una corretta applicazione del nuovo sistema  e non per caso i risultati sono stati e sono in continua crescita. Nel settore della vita ordinaria, invece, è progressivamente tornato a prevalere il seguire le antiche abitudini del conformismo che esalta gli assetti di potere esistenti nel quotidiano e perciò la notorietà personale invece della conoscenza. Tipici esponenti ne sono chi adotta la cultura religiosa in campo civile e chi comunque, sognando di far divenire perfetto il mondo vivente,  propone ogni giorno ideali antiindividualisti più  o meno legati al socialismo del sol dell’avvenire e pochissimo rispettosi della libertà civile. 

In tale clima, vige il pontificare sugli avvenimenti quotidiani solo mirando a misurarne la corrispondenza al supposto dover essere emergente dalle mode elitarie (atteggiamento gonfiato da mezzi di comunicazione impantanati nel fare sempre e solo spettacolo). E siccome i sistemi elettorali rientrano nella strumentazione inventata nel periodo che ha visto l’affermazione del sistema empirista puntando al conoscere di più affidandosi alle scelte dei cittadini individui (con risultati importanti), ne consegue che tali sistemi non rientrano nelle mode elitarie e perciò le elites, pur senza esporsi troppo, persistono nel far circolare l’illusione di poter prescindere dal sistema elettorale e di affidarsi invece solo agli esperti.  

Lo strumento sondaggi, che imperversano talvolta senza neppure essere stati fatti o comunque fatti secondo convenienza, serve appunto a soddisfare i gruppi degli esperti amici e pure riempire paginate dei mezzi di comunicazione , mostrando una propria capacità quasi divinatoria. Così è caduta in disuso la pratica tradizionale dello scovare una notizia e di verificarla. E il risultato del votare è sopportato a stento quando non rispetta le elites amiche.

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